Discriminazioni in Egitto per le persone trans: chiediamo chiarimenti alla Farnesina e invitiamo i tour operator e le agenzie di viaggio a dare informazioni corrette.
I recenti fatti di cronaca che nel giro di pochi giorni ci hanno raccontato della transfobia istituzionalizzata così radicata in Egitto da comportare il fermo all’ aeroporto di Sharm El Sheik di tre ragazze trans, cittadine italiane ci pone davanti a delle importanti riflessioni ed urgenti comunicazioni.
La motivazione assunta per i respingimenti forzati è stata l’incongruenza fra il genere (maschile) assegnato alla nascita, riportato sui documenti delle ragazze, e la loro identità di genere (femminile) così come la loro espressione di genere.
Conosciamo bene le lungaggini burocratiche che vigono in Italia e che rendono tortuoso il cambio anagrafico per le persone trans. In assenza di una legge lungamente attesa dopo la 164, licenziata nel ormai lontano 14 aprile 1982, in materia di rettifica di attribuzione di sesso, le persone trans con i documenti non allineati continuano ad avere problemi. A tal fine, chiediamo che si provveda a rispondere con assoluta urgenza ad un vuoto normativo che discrimina i cittadini e le cittadine che intendono veder riconosciuta la propria identità di genere e allertiamo le agenzie di viaggio e i tour operator che lavorano con l’Egitto e con altri Paesi potenzialmente transfobici ad informare le persone trans con incongruenze anagrafiche di non partire per le mete designate nell’attesa di risposte più approfondite dalla Farnesina.
Arcigay Antinoo Napoli
Arcigay Molise
Associazione Consultorio TransGenere
Associazione Libellula
ATN – Associazione Trans Napoli
Beyond Differences Onlus
Colt – Coordianamento Lazio Trans
Gender X
MIT Movimento Identità Trans
Sportello Lili del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Sunderam Identità Transgender Torino.
Pride Vesuvio Rainbow
Arcigay Palermo
Arcigay Messina
Famiglie Arcobaleno
ALFI
Lesbiche Bologna